Il 22
marzo 2016 in
occasione del festival Slavika il
Cinema Zuta ha presentato al Cine Teatro Baretti alle 21.00 il film Kebab i Horoskop di
Grzegorz Jaroszuk del 2014. Il regista avrebbe dovuto essere presente e
decicarci un'oretta per un'intervista. Putroppo ha dato forfait
all'ultimo momento. Abbiamo quindi pubblicato questa Intervista ad un regista assente.
Grzegorz Jaroszuk
nasce nel 1983 a Varsavia. Nel 2011 si
diploma alla Scuola di Cinema di Łódź, scuola da cui sono usciti
registi come
Andrzej Wajda, Jerzy Skolimowski, Krzysztof Kieslowski, Krzysztof
Zanussi e
Roman Polanski. Dal 2012 Jaroszuk fa parte dell’EFA, European Film
Academy.
Inizia la sua
carriera con alcuni documentari (Wszystko
jest, Biblioteka) e corti (Ostatni dzień, Historia o braku
samochodu),
tra i quali si distingue Frozen
Stories
(Racconti dal freddo) del 2012 che viene mostrato al
Sundance Festival e
con cui vince il Pianifica Prize del 64esimo film festival di Locarno.
Il suo
primo lungometraggio è Kebab
i Horoskope
che partecipa alla sezione East of the West – Competition del festival
di
Karlovy Vary, vince per la migliore sceneggiatura a Gdynia e al
festival del
cinema indipendente di Roma. Dei suoi film si occupa sia della
sceneggiatura
che della regia.
Questo film è
piuttosto atipico in quanto appartiene ad un
genere che in Polonia non si vede spesso. Se volessimo definirlo
commedia nera
d’autore, dovremmo dire che nella produzione polacca questo genere è
davvero
raro: è forse finita l’età d’oro delle commedie che si colloca negli
anni ’70 e
’80, ovvero prima della caduta del muro di Berlino.
Tolte infatti le
commedie di tipo prettamente commerciale
simili a quelle che si trovano qui o in tutto il resto del mondo, si
può dire
che le commedie in generale non siano esattamente il punto di forza del
cinema
polacco di valore di oggi. Si è ampiamente lamentato di questo il
pubblico del
festival di Gdynia, al quale eravamo presenti quando questo film è
stato
presentato tra le pellicole in concorso (e, d’altra parte, non ha
vinto).
Chi ha ripreso
questo genere con maggior fortuna è stata
Małgorzata Szumowska che, con il suo Body,
ha vinto niente meno che l’Orso d’Argento a Berlino per la miglior
regia e allo
stesso festival di Gdynia il Leone d’Oro nello stesso anno.
I modelli di
Jaroszuk, così come ci ha detto in
un’intervista al festival di Gdynia, sono lo svedese Roy Andersson,
noto tra
l’altro per Canzoni del
secondo piano del
2000, You, the Living
del 2007 e Un piccione
seduto su un ramo riflette sull'esistenza
uscito nel 2014 e il finlandese Aki Kaurismaki, che non ha bisogno di
presentazioni. Sulla scia di questi modelli di comicità “nera” molto
nordici,
ha come direttore della fotografia il molto giovane e altrettanto bravo
John
Magnus Borge nato nell’80 a Oslo.
Fra i gli attori in
questo film vedremo Tomasz Schuchardt,
presente in alcune produzioni polacche tra cui il film che vince il
Teddy Award
alla Berlinale nel 2013 dal titolo W
imię… (Nel
nome di…) di Małgorzata Szumowska, in cui, biondissimo,
ricopre il ruolo
del cattivo Adrian. E’ presente nel ruolo di rilievo, quello di Fokus,
anche
nel film Jesteś Bogiem
(Tu sei Dio) del
2012 e in Demon
del 2015. Ha poi
ricoperto il ruolo di protagonista in Chemia,
sempre del 2015.
Tra i vari premi
ricevuti da Grzegorz Jaroszuk, non possiamo
tralasciare il premio
Zuta
Mood Polska.
Questo
premio viene assegnato dal Cinema Zuta ai due film che più si
avvicinano
allo spirito e all’umore che hanno caratterizzato l’andamento dell’anno
solare
del Cinema Zuta stesso.
Ecco
le domande che
gli avremmo posto durante l'intervista:
-
Spesso il suo film viene definito dramma/commedia. Possiamo considerare
il suo film "solo" una commedia o è giusta questa definizione?
-
Al
Festival di Gdynia il pubblico si è più volte lamentato del fatto che
il cinema polacco è sempre troppo serio e drammatico. C’è spazio per la
commedia nel cinema polacco contemporaneo? Forse Body/Cialo, che ha
vinto l’orso d’oro a Berlino, potrebbe essere considerato una bella
commedia, anche se spesso è indicato come film drammatico… Nella nostra
visione parziale ci sembra che in questi ultimi anni ci siano più film
di valore drammatici che non commedie. Condivide questa opinione? Se
sì, come mai secondo lei le cose stanno così?
-
Quali sono i suoi modelli? A Gdynia nel 2014 ha parlato di Roy
Andersson, ma rispetto a Roy Andersson, Jaroszuk è, in senso positivo,
molto più semplice. A volte Andersson, che comunque riteniamo un
regista di altissimo livello, sembra inventare situazioni un po’
articolate per far ridere. Jaroszuk non sembra averne bisogno, in
questo senso ci sembra più semplice, perché il suo film risulta in
qualche modo più naturale. Per questo, secondo noi, e anche per il suo
sapiente utilizzo dei colori, il suo cinema è più simile a quello di
Kaurismaki. Cosa ne pensa?
-
Quali sono invece, se ne ha, i suoi modelli polacchi?
-
Come è lavorare con Tomasz Schuchardt? lo abbiamo visto in ruoli
diversi. In Jesteś Bogiem,
come cattivo in W imię...,
poi in Chemia
e in
Demon.
Ha anche partecipato a varie serie TV. Può forse
considerarsi una delle promesse del cinema polacco? O forse è più
propenso a pensare a Piotr Żurawski o Justyna Wasilewska come promesse,
che dall'Italia con uno sguardo esterno conosciamo di meno?
-
Quali altri attori o attrici di questa generazione in Polonia
prenderebbe a lavorare in un suo film?
-
C’è
qualche attore o attrice che lei vede come una vera e propria leggenda,
e con cui sogna di girare un film?
-
Queste due domande le facciamo a tutti i registi polacchi con cui
parliamo:
a)
La
prima: come vede il cinema polacco di oggi? Intendiamo dire, quali tra
i nuovi registi o i nuovi film sono secondo lei i migliori e quali
avranno più successo? (il che non per forza deve coincidere)
b)
La
seconda: Come vedono i polacchi registi come Żulawski e Skolimowski? E
Polański?
-
Se
dovesse dare il premio Jaroszuk’s mood
a un film polacco per il 2015, a
chi lo darebbe? e a un film straniero?
-
Come le è venuta l’idea della supercolla?
-
Quali sono i suoi prossimi passi, sogni nel cassetto?
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