3 Evento Polski Kot 2014 - Documentazione
MENU NOWE KINO POLSKIE
MENU PICCOLE RECENSIONI

IL CINEAMATORE

il sito del Cinema Zuta

Google
SW

NOWE KINO POLSKIE AL POLSKI KOT

La documentazione raccolta dal Professor Algo per la rassegna NOWE KINO POLSKIE al Polski Kot

Korczak

 

Andrzej Wajda riporta nel suo sito varie recensioni sul suo film Korczak del 1990. Tra queste si trova anche quella severissima di Danièle Heymann che su "Le Monde" del 13 Maggio del 1990 lo accusa di essere un antisemita e di "scagionare" la popolazione polacca da ogni colpa legata all'Olocausto.

Leggi l'articolo (Lingua Inglese)

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Il finale è stato visto dal pubblico come un finale di speranza, e non come un finale stucchevole come lo hanno definito alcuni critici cinematografici.
- Il film in generale è piaciuto molto.
- In particolare sono piaciute molto le inquadrature e la fotografia.
- Il pubblico è dell’opinione che il film non trasmetta messaggi che possano giustificare l’accusa al regista di antisemitismo. Inoltre sembra non sollevare affatto la popolazione polacca dalle proprie responsabilità. Questo in particolare viene chiaramente evidenziato nella prima parte del film.

 

Il film Korczak è disponibile su YouTube in versione integrale in polacco con sottotitoli in portoghese:

 

Korczak

 

Ucieczka z kina Wolność

 

Wojciech Marczewski ha tenuto una Master Class alla scuola di cinema di Wajda in cui parla del suo modo di girare i film e dei suoi rapporti con gli attori. Alcuni momenti del suo intervento sono stati pubblicati su YouTube.

 

Ecco i video:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Verso la fine del film c’è un rallentamento del ritmo e a tratti, una volta capito il gioco della rivolta degli attori del film, risulta essere quasi un po’ didascalico. Forse il finale sembra tirato un po’ per le lunghe.
- Le inquadrature e la fotografia sono piaciute molto.
- Qualcuno ha obiettato che la protesta e la “società” al di fuori del cinema sia stata tagliata fuori, ma secondo altri questo è stato fatto apposta affinché la storia si incentrasse solo ed esclusivamente sulla figura del censore.
- Il film ritrae un mondo che sta implodendo su se stesso indipendentemente dalle proteste al di fuori del cinema. Infatti nemmeno lo stesso superiore del censore è più sicuro di cosa si dovrebbe vietare e di cosa si dovrebbe evitare. Riesce solo a dare la schiena allo schermo cercando di scacciare l’immagine degli attori in rivolta.
- La musica e il montaggio del suono sono piaciuti molto e anche gli attori.
- Vi sono alcune scene davvero divertenti, come quella in cui Zbigniew Zamachowski improvvisamente impara a parlare normalmente, oppure quando impazzisce e si mette a cantare.

 

Il film Ucieczka z kina Wolność è disponibile su YouTube in versione integrale in polacco senza sottotitoli:

 

Ucieczka z kina Wolność

 

Europa Europa

 

Tra le varie fonti che abbiamo citato in occasione dell'incontro dedicato a questo film c'è il Database Cinematografico del Cinema Polacco FilmPolski.

Leggi la scheda del film su FilmPolski (Lingua polacca).

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Il film in generale è piaciuto molto
- La regista gira questo film con un linguaggio e uno stile che ricordano molto i film americani. Non lascia allo spettatore molto spazio per la propria interpretazione.
- Il film effettivamente è sembrato poco “polacco”, qualcuno ha chiesto qual è il film più polacco della Holland: qualcuno ha azzardato “Nell’oscurità”, anche se anche quello è molto “americano”
- Qualcuno ha notato alcune semplificazioni, come ad esempio quando l’esercito tedesco decide di credere a Perel quando racconta di essere tedesco: lo fa immediatamente, in modo non troppo giustificato. Secondo alcuni anche la sequenza in cui la madre di Leni capisce che Sally è ebreo è un po’ troppo semplificata.
- Qualcuno ha obiettato che queste semplificazioni potrebbero essere identificate come momenti in cui la regista lascia allo spettatore un po’ di spazio all’interpretazione, mentre altri sostenevano che si trattava di pure e semplici semplificazioni.
- La fotografia è piaciuta molto, la sceneggiatura in effetti è rigorosa.
- C’è poca musica nel film, la musica è di Preisner, che lavora per Kieslowski e Zanussi, ma qui ha messo poca musica. Forse ha fatto questo perché il film era già molto ricco e non aveva bisogno di un commento musicale troppo presente.
- La scena in cui si incontrano le barche in cui alcuni scappano dai russi e altri dai tedeschi sembra la scena sul ponte dell’incipit del film di Wajda (Katyn, del 2007, quindi posteriore)
- Nel film al protagonista tolgono un dente senza anestesia come nel film di Wajda Bez Znieczulenia, fatto che fa parte della biografia del papà della regista.

 

Il film Europa Europa è disponibile su YouTube in versione integrale in lingua originale (tedesco, polacco e russo) con sottotitoli in inglese:

 

Europa Europa

 

Podwójne życie Weroniki

 

In occasione dell'incontro dedicato a questo film abbiamo parlato del fatto che sia piaciuto più nel resto dell'Europa che in Polonia e del fatto che ha suscitato un importante dibattito, la cui peculiarità sta nel fatto che oggetto dell’analisi diventa non il film in sé ma il motivo delle differenti reazioni ad esso. Come sostiene il critico polacco Mirosław Przylipiak, questo dibattito di fatto si è trasformato in un’analisi sociale e psicologica dei vari pubblici e dei motivi delle loro differenti reazioni.

Leggi su questo argomento sul sito Culture.pl (Lingua polacca).

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- La musica è effettivamente molto bella e ha una grande importanza nel film
- Il gesto di passarsi un anello sull’occhio è dovuto a una credenza polacca secondo la quale quando si ha un fastidio all’occhio dovuto a un orzaiolo che sta nascendo bisogna passarci l’oro per farlo passare.
- È piaciuto il gioco della stringa sulla stampa dell’elettrocardiogramma della protagonista, che a un certo punto viene tirata quasi a simulare un elettrocardiogramma ormai piatto.
- Sembra che l’esperienza di una Veronica diventi patrimonio della seconda Veronica e le consenta di correggere gli errori che sta per fare. Come nella storia che le racconta il burattinaio alla fine.
- Il doppio è anche rappresentato dai due burattini, dei quale uno viene lasciato inerte e l’altro viene manovrato. Di cui uno si sciuperà e l’altro grazie a questo prenderà vita.
- Il film sembra un’anticipazione della morte del regista, anch’egli malato di cuore. La scelta è tra l’arte e la vita.
- Sull’ultima scena, in cui la ragazza va da suo padre e si ferma fuori dal cancello, nessuno ha trovato un’interpretazione.
- E’ stata notata la vecchietta con i sacchetti che cammina sotto la finestra di entrambe le Veroniche. Una scena simile a questa si trova anche in tutti e tre i film dedicati ai colori della bandiera francese.
- L’inizio del film è una ripresa capovolta della veduta notturna della città, soggettiva della piccola Veronica polacca che si trova a testa in giù sul letto. Questa scena viene ripresa in Veronica adulta che guarda attraverso la pallina con le stelle.

 

Il film Podwójne życie Weroniki è disponibile su YouTube in versione integrale in lingua originale (polacco e francese) senza sottotitoli:

 

Podwójne życie Weroniki

 

Przesłuchanie

 

Krystyna Janda racconta i suoi ricordi su questo film nel suo sito www.krystynajanda.pl in questa pagina (Lingua polacca).

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Il pubblico ha trovato il film doloroso e difficile da sostenere, ma molto bello
- Ha colpito molto l’interpretazione di Krystyna Janda
- Il pubblico era d’accordo sul fatto che questo film sembri girato almeno una quindicina di anni dopo rispetto alla data reale di produzione (1981)
- Alcuni hanno trovato un po’ kitsch la storia d’amore tra il Morawski e Tonia, anche se altri hanno ipotizzato che questa parte sia stata inserita per dimostrare il fatto che nemmeno gli stessi comunisti credevano appieno a quello che facevano. In effetti alcuni ex detenuti avevano obiettato che non era così necessario mostrare questi carnefici come persone con sentimenti umani, perché così non era
- Ha colpito molto la sequenza in cui inscenano l’esecuzione di un prigioniero per convincere Tonia a firmare la confessione. Il regime in questa scena diventa un vero e proprio teatrino
- Alcuni hanno obiettato che la parte in cui Morawski si innamora di Tonia è un po’ troppo sbrigativa
- Tutti hanno apprezzato moltissimo i dialoghi in cui Witkowska, Agnieszka Holland, afferma di essere una spia “oggettiva”, e che quindi si trova in prigione giustamente. Questo personaggio si collega al terrore diffuso in epoca stalinista, ma anche successivamente, del cosiddetto “cavallo di Troia”, ovvero della spia occidentale che si infiltra per rovesciare il comunismo. La stessa paura, d’altra parte, che emerge in quegli stessi anni negli Stati Uniti
- Alcuni hanno trovato un po’ inutile il personaggio di Mira. Forse è un ulteriore modo per mostrare le modalità con cui le autorità cercavano di convincere i prigionieri a confessare: facendo capire che chi confessa esce, mentre in verità non è così
- Qualcuno ha chiesto se il film si basa su una storia vera: in realtà il film si colloca in una realtà in cui queste cose succedevano, quindi si riferisce sicuramente a molte storie vere, ma non a una in particolare
- Il film è stato considerato un documento storico sulla logica stalinista. E’ assolutamente realistico, tranne per quanto riguarda la reazione della protagonista: nessuno probabilmente in epoca stalinista avrebbe mai avuto il coraggio di comportarsi così. Qualcuno ha replicato che in realtà forse il regista qui ci marciava un po’. Secondo alcune testimonianze infatti le prigioni polacche non erano nulla in confronto a quelle russe.
- E’ stata evidenziata la superiorità morale delle prigioniere, in questo caso le donne, contro la stupidità delle guardie, che sono uomini. Si è brevemente discusso dell’importanza della donna nella cultura polacca

 

Vuoi scriverci qualche impressione su questo film da pubblicare in questa pagina? Scrivici all'indirizzo zuta@cinemazuta.eu.

 

Il film Przesłuchanie è disponibile su YouTube in versione integrale in lingua originale (polacco) senza sottotitoli:

 

Przesłuchanie

 

Qualche commento che ci ha inviato il nostro pubblico:

 

Salve! Oggi ero in fisioterapia sul ginocchio sx che lo sto rivitalizzando e in quei 25 minuti ho recensito il film di ieri sera. E’ un film scomodo, senza storia, che si mette di traverso nello stomaco e dà un sacco di schiaffi proprio perché paradossalmente ha anche una sua storia che lo rende vitale. Lo spettatore prova disagio sembra non gradire lo spettacolo, si tratta di subire per due terzi di film una continua aggressione sulle brutture del mondo ma la gente non può farsi carico di tutto il male che imperversa. Un momento educativo alto quindi dove la crisi strutturale del sistema si avverte nella crisi della singolarità che sembra manifestare attenzione per la protagonista (quanto in maniera disinteressata?) dove la denuncia si taglia con il coltello, dove un grido di dolore per tutte le persone dalla libertà usurpata e dalla dignità sventrata da questi luminari grida vendetta all’ unisono fino a creare una cacofonia grottesca e discordante non sempre alleggerita da momenti di ironia e leggerezza (poche le eccezioni in tal senso anche se è evidente l’intento del regista di rendere ridicolo e grottesco con il suo sadismo tutta l’impalcatura ideologica del regime)…un film caricaturale quindi ma che sferra calci senza riguardo. Lo stesso tema se non erro era affrontato anche nell’ insostenibile leggerezza dell’ essere ma lì era tutto poetico, volatile, nobile, facile, easy, senza forzature, forse perché la storia in primo piano dei protagonisti mette in secondo piano le brutture e le manchevolezze della filosofia imperante e sembra quasi smussare e stemperare la crudezza del male umano. I film in genere dove imperversa una grande violenza sono anche straripanti di momenti spirituali intensi, di pura bellezza. Anche qui si coglie un frammento di questa discordanza ma rimane persistente in tutto il corpo un grande fastidio, un grande disagio, lo spettatore gradirebbe trovarsi altrove e non lasciarsi irritare dal male simbolico che striscia subdolo tra le pieghe del mondo. Film interessante nel complesso con attori bravissimi naturali che fanno scomparire la telecamera e rendono la partecipazione totale, intensa, ossessiva. Fin troppo. Quando lo spettacolo finisce si tira una boccata di sollievo e si pensa già al prossimo film da vedere: di sicuro Walt Disney o qualche movie tratto dai supereroi della Marvel!!!

Enrico

 

Miei cari Marta e Francesco; ieri sera tornando a casa pensavo ancora al film che mi ha davvero "colpita e abbattuta" psicologicamente come diceva Enrico un duro colpo per lo spettatore, in effetti non ci viene risparmiato nulla, davvero bravo il regista che pur tra mille difficoltà è riuscito a girarlo e distribuirlo

Giusi

 

Suplement

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Il film è piaciuto, in particolare sono piaciuti il personaggio del fratello e quello di Hanka, la fidanzata del protagonista
- Chi ha visto anche Życie, jako śmiertelna choroba przynoszona drogą płuciową ha trovato molto bello il modo di montare i due film mantenendo alcune scene ripetute in entrambe le pellicole ma soffermandosi maggiormente sul tema della morte nel primo e della vita e dell’amore nel secondo
- Il pubblico era d’accordo sul fatto che il film sembra girato almeno un paio di decenni fa. Sono anche presenti alcuni oggetti che rimandano ad una tecnologia che potrebbe risalire agli anni ’80-‘90. Ad esempio la presenza di videocassette
- Qualcuno ha trovato riferimenti tra Kieślowski e Zanussi, ad esempio la morte del pianista e direttore d’orchestra di Zanussi ricorda sia la morte della cantante di La doppia vita di Veronica che la morte del compositore in film Blu
- Qualcuno ha detto che un’altra differenza tra Kieślowski e Zanussi è che il primo utilizza, rispetto al secondo, molte più metafore e simboli
- La donna all’obitorio, molto somigliante al giovane direttore d’orchestra, è Tereza Marczewska, la Margherita di fuga dal cinema libertà e moglie, nella vita reale, di Wojciech Marczewski, il regista di questo stesso film. Nel film Życie, jako śmiertelna choroba przynoszona drogą płuciową questa donna chiede al dottor Berg di aiutare suo figlio a morire risparmiandogli l’agonia. Poi prenderà anche lei il farmaco datogli a questo scopo dal dottore. Per questo il dottor Berg dice a Filip: “Devo andare all’obitorio per vedere due persone che ho aiutato a morire”
- Il pubblico ha osservato che Filip all’inizio del film sembra più profondo del fratello, il quale appare molto più pratico e potrebbe essere considerato quasi superficiale. Con il passare del tempo però, il fratello di Filip acquisisce tutt’altra luce, e all’improvviso ci si rende conto che la sua praticità e semplicità di ragionamento non sono dettate da superficialità ma da una maggior saggezza e conoscenza della vita
- Alcuni hanno trovato infantile il comportamento di Filip che cerca l’illuminazione nell’LSD. Qualcuno ha anche osservato che l’utilizzo di droghe con lo scopo di trovare un contatto con il mondo spirituale o divino è un’usanza che si trova in moltissimi culti religiosi
- Qualcuno ha osservato che la natura viene ritratta in modo vivido con una forte valenza simbolica, come ad esempio l’attraversamento del fiume, o la cornice delle montagne vicine al monastero
- L’attraversamento del fiume sembra ricollegarsi con la fine del film autobiografico di Zanussi Cwał, in cui il protagonista bambino vede allontanarsi la zia sulla stessa chiatta che attraversa la Vistola. Qui invece è Filip, che potrebbe rappresentare il piccolo Hubert cresciuto, ad attraversare il fiume
- Il film è stato giudicato molto denso di significati. Gli ambienti così scarni, le scenografie così essenziali focalizzano decisamente l’attenzione sui temi, sui personaggi e sugli aspetti psicologici del film

 

Vuoi scriverci qualche impressione su questo film da pubblicare in questa pagina? Scrivici all'indirizzo zuta@cinemazuta.eu.

 

Il film Suplement è disponibile su YouTube in versione integrale in lingua originale (polacco) senza sottotitoli:

 

Suplement

 

 

Qualche commento che ci ha inviato il nostro pubblico:

 

senza recensire nulla a caldo mi sento di liquidare il film di questa sera che mi ha piacevolmente infastidito forse perché la parte dei capricorni è sempre facilmente rivitalizzata dalle provocazioni conflittuali che scorrono sullo schermo. Come possiamo pensare a questo film? Come a un caos informe che mostra un groviglio di personaggi in conflitto con se stessi? Come palle da biliardo che alla fine dopo la spaccata iniziale dopo mille vicissitudini e turbolenze finiscono in buca? E queste palle che finiscono in buca come dobbiamo vederle come momenti di felicità impossibile raggiunta e ordine ristabilito o come una ulteriore convalida che la fine per gli animali uomini che hanno coscienza del loro triste destino non è la luce al fondo al tunnel che ci aspettavamo ma solo un treno in corsa che ci porta via e lacera la nostra sensibilità, il nostro stomaco, le nostre viscere?

Ok se il film con la sua armonica lentezza ha suscitato tutte queste paranoie (senza rispondere a nulla e quindi contribuendo ad accentuare quella sensazione persistente di caduta e disagio verso un nichilistico niente che caratterizza le ns vite) allora qualcosa ha funzionato e a qualcosa è servito perché comunque mette in moto dei processi nella piccola sacca piena di acqua (è così che vengono definiti gli umani in star trek) che si sbatte interroga lotta agita combatte (è sintomatica una frase che viene detta nel film e cioè: IO NON VOGLIO PIU ESSERE COSI dal personaggio che decide di sperimentare delle droghe per cercare delle risposte e dei cambiamenti di stato per rimettere in moto dei blocchi interiori).....

conclusione: senza cadere di tono a me vengono in mente quei video di Taffazzi che si sbatte la bottiglietta di acqua sui maroni, ma è nella nostra natura tormentarci, ferirci, cercare risposte complesse ed elaborate che forse non ci sono neanche (questo il film non lo chiarisce)

Enrico

 

Come detto ieri sera è il primo film di Zanussi che vedo e l'ho trovato meno coinvolgente a livello emotivo rispetto a Kieslowski, forse sarebbe stato utile vedere anche la prima parte, mi piaceva la figura del medico che rappresenta forse la parte più saggia e più consapevole della realtà del ns vivere quotidiano, avendo già superato la fase della gioventù durante la quale ci si sente confusi, magari impreparati ad affrontare la vita e poco decisi sul cosa si vuole veramente, come appunto il protagonista che mi ha fatto pensare al "sappiamo bene ciò che non siamo e ciò che non vogliamo....." di Montaliana memoria.......

lui che non voleva "essere più così" alla fine del suo "tormentato girovagare" sceglie di vivere come la maggior parte delle persone, finendo nella "buca" del matrimonio dove era già finito suo fratello che di sicuro ha già acquisito quella saggezza e forse quella consapevolezza di accontentarsi, o semplicemente di restare con i piedi per terra, accettando e prendendo il meglio del vivere quotidiano come quando è ben felice di andare da sua moglie "a far l'amore", come dice in una scena del film, oppure come quando parla del suo lavoro o della sua passione per l'alpinismo......

forse è vero che abbiamo tutti coscienza del ns triste destino e questa luce in fondo al tunnel aiuterebbe molto, non voglio essere così pessimista e confido nella saggezza e anche nel Buon Dio che come cantava la Vanoni " proviamo anche con Dio non si sa mai......."

Giusi

 

Dług

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Si è discusso a lungo sulla pena applicata ai ragazzi e in linea di massima molti erano d’accordo sul fatto che le attenuanti erano molte
- E’ stato molto apprezzato il gioco del regista che nella prima sequenza inquadra l’elefantino d’argento di Basia che ci lascia fin dall’inizio nel dubbio: di chi saranno i cadaveri rinvenuti nel fiume? Di Basia? Di Adam? Inoltre il fatto che tale oggetto non venga trovato dalla polizia lascia pensare allo spettatore che se Adam non si fosse costituito nessuno avrebbe scoperto gli assassini. La domanda nasce così spontanea nello spettatore: forse Adam non avrebbe dovuto costituirsi?
- In questo film Varsavia viene messa particolarmente in evidenza come una città distratta e noncurante. Pur essendo ritratta come una città oscura, inospitale e gelida, è molto riconoscibile e reale, e ha un forte peso nel film
- E’ stato posto l’accento sulla critica palese che il film dedica al sistema polacco degli anni successivi alla caduta del comunismo, evidenziando l’ingenuità dei personaggi che si illudono di poter fare soldi facilmente, ma anche l’impossibilità per loro di trovare aiuto da parte di banche, autorità e famiglia
- Il pubblico ha anche evidenziato i rapporti familiari “disgregati” di questi ragazzi, in cui prevale il non detto sul detto. Adam potrebbe chiedere i soldi a suo padre ma non ci prova neanche, poi quando chiede aiuto al padre, lui glielo rifiuta
- Il pubblico ha notato che le inquadrature a volte sono mosse o inclinate e le ha apprezzate
- E’ piaciuto anche il ritmo veloce e serrato del film, anche se qualcuno l’ha trovato fin troppo angosciante, senza un attimo di tregua
- Il pubblico ha anche gradito la musica e il montaggio della musica

 

Vuoi scriverci qualche impressione su questo film da pubblicare in questa pagina? Scrivici all'indirizzo zuta@cinemazuta.eu.

 

Il film Dług è disponibile su YouTube in versione integrale in lingua originale (polacco) senza sottotitoli:

 

Dług

 

 

Qualche commento che ci ha inviato il nostro pubblico:

 

(...) ieri sera il film era davvero interessante, (...) non era proprio un noir ma l'omicidio non mancava, poteva far pensare un pò ai F.lli Coen e "alla promessa dell'assassino" di Cronenberg dato che non manca un acenno alla mafia russa......
ispirato ad un fatto di cronaca vera questo regista racconta il tentativo di arricchirsi da parte di due amici in questa Polonia aperta al mondo occidentale, al "Capitale" che non è più quello di Marx .........
ci sono naturalmente altri risvolti legati alla società, all'ambiente famigliare, culturale, ....

Giusi

 

Cztery noce z Anną

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- E’ stato notato un uso magistrale della musica durante tutto il film, in particolare alcuni hanno trovato suggestiva la serie di note suonate con la fisarmonica dal protagonista che vanno a confondersi successivamente con la musica extradiegetica nella sequenza dopo la morte della nonna
- E’ stato notato l’utilizzo di alcuni rumori di sottofondo: in particolare qualcuno ha notato il cinguettìo e il rumore di acqua che scorre nella camera da letto di Anna quando viene acceso il quadro luminoso appeso sopra il letto: dà una strana sensazione allo spettatore che si accorge di quest’ultimo solo dopo un po’ po’ che lo sente e non può che chiedersi da dove proviene
- Vi sono alcuni suoni ripetuti in modo quasi ossessivo: le note della fisarmonica, il carillon della nonna, la sirena che sente Okrasa, le sirene di ambulanze e polizia, le fusa del gatto, la voce del poliziotto che chiama il protagonista per cognome e tutti i vari cigolii di porte e assi di legno del pavimento
- Il pubblico si è chiesto che valenza avesse la mucca morta trasportata dalle acque del fiume. Secondo alcuni poteva avere un qualche valore simbolico, per altri era semplicemente una scelta estetica o un modo per creare inquietudine. Qualcuno ha pensato fosse la citazione di qualche altro film
- Parlando di citazioni, il bagno di Okrasa nella vasca potrebbe essere una sorta di autocitazione e richiamare la scena di Bariera in cui Jan Nowicki fa il bagno con la sciabola
- E’ piaciuta molto la scena in cui il protagonista cammina dopo aver comprato l’ascia e sullo sfondo alcuni uomini spingono un’auto in panne tutta ammaccata. La velocità dell’auto e quella del protagonista che cammina sono diverse e l’effetto è quasi quello di una danza
- La fotografia di Adam Sikora in certi momenti, soprattutto nelle riprese del paesino e dei prati circostanti ha una luce che rimanda ai pittori fiamminghi. Sono piaciute tantissimo le ambientazioni, anche quelle in interno, in particolare la casa della nonna. Sembrava quasi di poterne sentire l’odore di vecchio. Il pubblico ha molto apprezzato la scena in cui Okrasa attraversa il prato con le lenzuola che si muovono al vento
- E’ piaciuto il gioco del regista che ci presenta il protagonista quasi come un serial killer
- Parte del pubblico ha trovato il film un po’ lento, forse anche per il fatto che è poco parlato
- Sono stati notati diversi movimenti di macchina che risultano inaspettati

 

Vuoi scriverci qualche impressione su questo film da pubblicare in questa pagina? Scrivici all'indirizzo zuta@cinemazuta.eu.

 

Il film Czery noce z Anną non è disponibile su YouTube. Inseriamo qui il trailer e un'intervista al regista su questo film in lingua inglese:

 

Czery noce z Anną

Intervista a Skolimowski

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qualche commento che ci ha inviato il nostro pubblico:

 

(...) "4 notti con Anna" l'avevo visto e mi era piaciuto anche se abbastanza tostino, già l'ambientazione dà un senso di desolazione in quel villaggio rurale così degradato e squallido e poi il protagonista con quel lavoro terribile che svolge all'inceneritore dell'ospedale. Un uomo solo con questo suo amore segreto e silenzioso nei confronti di questa vicina di casa che lui spia e segue senza avere il coraggio di rivolgerle la parola. Per certi versi fa un po’ compassione, si introduce nella casa di nascosto, mentre lei dorme, le cuce i bottoni o aggiusta delle cose, ma nell'insieme non riesco ad empatizzare con lui forse per questa mancanza di dialogo e di aiuto alla donna che aveva subito quella violenza….è vero ammetto che Skolimowski non è proprio un mio regista CULT….. Ma altri suoi film visti durante la rassegna dello scorso anno mi erano piaciuti: la ragazza del bagno pubblico", "la nave faro" per esempio, comunque non mancherò a questi "11 minuti" quando arriverà nelle sale .

Giusi

 

Premetto che non sono un cinefilo, ma solo un cinemaniaco, nel senso che mi piace molto guardare film ma capisco poco di cinematografia. Cio' detto, sono abituato a classificare i film sulla base di tre aspetti distinti che spesso sono pero' correlati:

- estetica della forma (fotografia, musica, costumi, scenografia)
- estetica del contenuto (poesia della storia raccontata, caratteristiche dei personaggi, bravura degli attori)
- contenuto in se' (trama avvincente, divertente, ecc.)

Venendo al nostro film, direi che la qualita' estetica del film e' molto buona (...). La storia raccontata e' molto delicata e sfiora momenti poetici anche perche' tratta di sentimenti "elevati" nonostante l'ambiente umile e piuttosto rozzo in cui si svolge. Per quanto riguarda la sua originalita' pare che abbia diversi aspetti in comune con il "Breve film sull’amore" di Kieslowski. Infine per quanto riguarda il susseguirsi delle azioni, mi e' parso un po' lento e, talvolta leggermente noioso, ma questo puo' anche essere dovuto all'ora un po' tarda che favorisce i colpi di sonno.

Vi allego un indirizzo web, se non lo conoscete gia' dove e' riportata una critica che mi sembra ben fatta: www.storiadeifilm.it

 

Vi segnalo anche che il film era passato nel dicembre 2013 sulla RAI (naturalmente Rete 3 alle 1.05 (non per niente la serie si chiama "Fuori Orario" :-) ), come potete vedere all'indirizzo: www.rai.tv

Giancarlo

 

Senność

 

Nel 2013 abbiamo intervistato Magdalena Piekorz. Leggi l'intervista in lingua italiana.

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- Il film è piaciuto molto, il pubblico l’ha trovato leggero nonostante i temi piuttosto impegnativi affrontati
- In particolare è piaciuto moltissimo il modo di utilizzare la musica curata e composta da Adrian Konarski e eseguita dall’Orchestra filarmonica di Varsavia, con la voce di Justyna Steczkowska e il pianoforte dello stesso Konarski. La musica rap invece è di Sebastian "Rahim" Salbert, conosciuto come membro di un gruppo hip hop molto famoso in Polonia che si chiama Paktofonika, sulla cui storia nel 2012 è stato girato il film Jesteś Bogiem
- La regista è stata molto abile a rendere credibile la storia d’amore tra il dottore e il ragazzo di strada, storia che nasce in un ambiente molto degradato. Infatti la relazione tra i due, nonostante la totale assenza di dialoghi, risulta perfettamente plausibile
- I personaggi del film sono molto stereotipati, quasi delle macchiette. Per alcuni questo potrebbe rappresentare una caduta di stile
- Alcuni hanno visto il film quasi come uno studio sociologico della Polonia contemporanea. I personaggi ritratti infatti incarnano molti degli aspetti che caratterizzano alcune categorie di persone molto frequenti in Polonia: la famiglia di campagna che va in visita al figlio in città portando le conserve, lo studente o lavoratore che proviene dalla provincia e deve sostenere le spese di un appartamento in città per poter lavorare, e che è costretto a vivere in una zona degradata a causa delle difficoltà economiche, la donna che raccoglie erbe e funghi nel bosco, la giovane coppia che per difficoltà economiche è costretta a vivere in casa con i suoceri. Quest’ultimo tema viene approfondito anche nel film Plac Zbawiciela di Krzysztof Krauze, mentre spesso nei romanzi di Olga Tokarczuk si trovano lunghi brani che elencano un’infinità di diverse tipologie di funghi che si trovano nei boschi polacchi.
- Chi ha conosciuto lo sceneggiatore Wojciech Kuczok afferma che probabilmente il personaggio dello scrittore in crisi creativa è molto autobiografico, tra le altre cose l’attore che interpreta questo ruolo assomiglia anche fisicamente allo stesso scrittore.
- Il fatto che il protagonista osservi le gambe dei passanti dal seminterrato potrebbe essere ripreso dal film Bianca di Nanni Moretti. Lo sceneggiatore infatti conosce il cinema italiano e ha anche scritto un libro in cui si trovano alcune recensioni di film italiani. Il libro si intitola To piekelne kino (trad. E’ un cinema infernale)

 

Vuoi scriverci qualche impressione su questo film da pubblicare in questa pagina? Scrivici all'indirizzo zuta@cinemazuta.eu.

 

Il film Senność non è disponibile su YouTube. Qui riportiamo il trailer e il primo lungometraggio di finzione di Magda Piekorz Pręgi del 2004 in lingua originale (polacco) senza sottotitoli:

 

Senność

Pręgi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Katyń

 

Nel sito di Andrzej Wajda si trovano le sue opinioni e i suoi ricordi legati al film Katyń.

Leggi l'articolo (Lingua Inglese o Polacca)

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- La fotografia del film è piaciuta molto, e anche la musica di Penderecki
- La sequenza iniziale in cui i fuggitivi si incontrano sul ponte è molto significativa, secondo alcuni in essa è racchiuso tutto il significato del film. Una scena simile è stata girata anche da Agnieszka Holland in Europa Europa, nel momento in cui i fuggitivi attraversano il fiume con le barche in due direzioni opposte: alcuni scappano dai tedeschi e alcuni dai russi
- Alcuni hanno notato la totale mancanza di speranza, incarnata anche nel giovane Tadeusz, che muore per aver strappato i manifesti pubblicitari. In realtà altri hanno visto in questo il tipico modo di Wajda di affrontare il tema dell’eroismo: spesso nei suoi film, infatti, gli eroi che lottano per le giuste e grandi cause come quella della costruzione della nuova Polonia in Cenere e diamanti o quella della lotta contro l’invasore in I dannati di Varsavia e in Lotna, muoiono senza raggiungere i loro obiettivi
- Alcuni sono rimasti molto colpiti dai documentari girati durante l’esumazione dei corpi di Katyń, il primo che accusava i russi collocando la strage nel 1940, il secondo che accusava i tedeschi collocando la strage nel 1941. In ambedue i casi Wajda monta proprio la parte in cui il prete tedesco nel primo documentario e quello russo nel secondo benedicono le fosse comuni, facendo quasi sorridere lo spettatore che non può che rendersi conto che a volte la realtà supera la fantasia
- Si è discusso del fatto che spesso di questa strage non si conosce, in Italia, nemmeno l’esistenza
- Si è parlato a lungo dei fatti storici di Katyń e dei fatti ad essi correlati, come ad esempio l’incidente aereo in cui perse la vita il presidente del governo polacco in esilio Władysław Sikorski nel 1943 e quello del 2010 di Smoleńsk in cui morì gran parte del governo polacco
- Nel film è presente, tra i vari episodi che coinvolgono i diversi personaggi, un accenno alla storia di Antigone che finisce in prigione per aver cercato di dare degna sepoltura al fratello. L’episodio di Agnieszka, infatti, ne è una parafrasi piuttosto precisa. Non a caso, quando lei vende i suoi capelli all’attrice reduce da Auschwitz, quest’ultima cita una parte della tragedia, e sullo sfondo se ne vede anche la locandina. Come Antigone, Agnieszka viene messa in una prigione sotterranea, anche se al contrario di quanto accade nella tragedia non potrà impiccarsi: il regista infatti evidenzia in modo particolare il gesto in cui quest’ultima viene spinta dalla guardia a privarsi della cintura
- L’ultima scena in cui gli ufficiali vengono giustiziati è quasi insostenibile, accompagnata dalla musica angosciante di Penderecki e scandita da immagini di notevole violenza. In particolare hanno attirato l’attenzione il gesto con cui i soldati russi lavano il sangue con secchiate d’acqua in modo molto sommario e la scena in cui le scavatrici buttano la terra sui cadaveri, due scene molto simboliche. Lo stesso vale per i titoli di testa, in cui i nomi di cast e autori appaiono e scompaiono eterei in una fitta coltre di nuvole grigie
- Qualcuno ha chiesto il motivo della dedica di Wajda ai suoi genitori: il film è dedicato a loro perché suo padre è scomparso a Katyń, mentre la madre è morta negli anni ’50 senza sapere se il marito fosse vivo o morto

 

Il film Katyń è disponibile su YouTube in versione integrale in polacco con sottotitoli in inglese:

 

Katyń

 

Nóż w wodzie

 

 

IL VERBALE DELLA "RIUNIONE DI CONDOMINIO"

(ovvero i commenti del pubblico sul film)

 

- La fotografia del film è piaciuta molto, e anche la musica di Komeda
- Il pubblico ha apprezzato molto il film, e ha detto che è attualissimo anche se è del 1962
- Molti hanno visto in questo film il Polański di Carnage, Venere in pelliccia e La morte e la fanciulla
- Nonostante in realtà nel film non succeda quasi nulla, la tensione è molto forte e lo spettatore è tenuto continuamente con il fiato sospeso. Questa suspense è anche accentuata dalla musica e dai continui cambiamenti metereologici
- In tre scene relative al ragazzo il regista indugia su alcuni simboli religiosi: nella prima è sdraiato con la testa appoggiata sulle corde come un crocifisso, nella seconda rema mentre viene preso in giro dalla coppia e sullo sfondo appare la scritta troncata del nome della barca “Christ”, nella terza invece cammina addirittura sull’acqua. Forse il regista voleva che il pubblico vedesse il ragazzo come vittima della coppia, usato dal marito per dimostrare la propria forza e superiorità, e dalla moglie per vendicarsi
- Alcuni hanno trovato fastidiosa e claustrofobica la scena che si svolge all’interno della barca, in cui i personaggi giocano a Shangai
- Il pubblico si è chiesto se la scena di nudo non abbia destato scalpore. Il regista è stato infatti piuttosto audace ad inserirla, considerato che a quei tempi in Polonia tali scene non erano usuali e spesso erano i registi stessi ad autocensurarsi

 

Il film Nóż w wodzie è disponibile su YouTube in versione integrale in polacco con sottotitoli in inglese:

 

Nóż w wodzie