Dopo la seconda
guerra mondiale le competenze in campo
cinematografico sono praticamente scomparse insieme ai loro detentori,
la maggior
parte dei quali viene uccisa o fugge durante il conflitto. Molti dei
cineasti
polacchi hanno origini ebraiche e a maggior ragione non trovano scampo.
Alcuni
si arruolano negli eserciti nazionali, muoiono durante il conflitto
oppure
emigrano a loro volta. Insomma l’industria cinematografica va
ricostruita da
zero.
Le autoritą in
breve tempo si rendono conto della potenza del
cinema come mezzo di propaganda. Le sale cinematografiche, seppur
distrutte in
gran parte durante la guerra, aumentano di numero rispetto a quelle che
erano
attive prima della seconda guerra mondiale e il primario obiettivo del
nuovo
governo diventa la statalizzazione di tutte le industrie
cinematografiche. A tempo
di record i proprietari privati di studi e case di produzione vengono
eliminati, in molti casi anche con metodi non troppo gentili. Li
sostituiscono gli
impiegati dell’apparato propagandistico, che entrano a far parte di un
vero e
proprio “Servizio di cinematografizzazione”.
Il repertorio
consentito nei cinema si compone di una
maggior parte di film sovietici, una piccola parte di film dell’Europa
occidentale e una minoranza quasi inesistente di film Americani. Di
film
polacchi quasi non se ne parla.
Nasce proprio in
questi anni l’industria cinematografica
Film Polski, inizialmente fondata da Aleksander
Ford e Jerzy
Bossak, e
successivamente passata alle complete dipendenze del Ministero della
Cultura e
dell’Arte. La Film Polski gestisce in modo monopolizzato sia la
produzione che
la distribuzione dei film, si occupa quasi esclusivamente di film
nazionali, fornendo
fondi e mettendo a disposizione i mezzi per produrli. Tutto questo
viene fatto
passare come un modo di sollevare il cinema dai vincoli imposti dal
mercato,
consentendogli una maggior libertą creativa. In realtą non fa altro che
garantire il totale controllo dell’industria da parte del regime.
Resistono soltanto
altre due case di produzione al di fuori
della Film Polski: Gromada Filmowa dal 1946 al 1947, e Kinor,
un’industria
ebrea, dal 1948 al 1949.
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