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STORIA DEL CINEMA POLACCO

La prima storia del cinema polacco pubblicata in rete in lingua italiana

Cinema in lingua yiddish

Il cinema Polacco prima della seconda guerra mondiale è fortemente influenzato dalla cultura ebraica, non solo a causa del fatto che molti cineasti sono di origini ebraiche, ma anche perché gran parte del pubblico ha queste stesse origini. Accade spesso, dunque, che si mettano in scena in lingua yiddish storie tratte da leggende ebraiche.

 

Il primo film di questo filone era stato prodotto nel 1911 dal Kantor Siła e si intitolava Okrutny ojciec, diretto da un certo Andrzej Marek, che non è altri che lo sceneggiatore e direttore artistico del famoso Dybuk di Waszyński (che uscirà nel 1937). Un altro esempio simile è il già citato Meir Ezofowicz, prodotto dalla Sfinks.

 

Nel 1936 di Josef Green (il suo vero nome era Grinberg) dirige Judeł gra na skrzypcach (trad. Judeł suona il violino). Il film è interessantissimo sia a livello musicale, i protagonisti infatti sono musicisti Klezmer, sia per la fotografia, che riprende uno dei più bei paesini polacchi, Kazimierz Dolny, che allora era abitato da una sostanziosa comunità ebraica.

 

Il regista pone subito una condizione alla produzione: che il personaggio di Judeł sia interpretato dall’attrice e star ebrea americana Molly Picon. Il suo vero nome è Małka Opiekun, è già una vera e propria star e per di più viene da New York. Scritturarla per il film comporta cifre quasi inconcepibili per la Polonia degli anni ‘30, ma l’attrice viene scritturata ugualmente. Era nata a New York da una famiglia di immigrati polacchi, e già a sei anni recitava nei teatri in lingua yiddish. Nel 1931 aveva aperto un proprio teatro, il Molly Picon Theatre. A partire dal 1940 inizia a lavorare anche in lingua inglese, prendendo parte nel ruolo di Yente (l’organizzatrice di matrimoni) all’adattamento cinematografico del musical di Broadway Il violinista sul tetto. Molly Picon recita anche in un paio di film con Frank Sinatra.

 

In Judeł gra na skrzypcach interpreta Judeł, una ragazza travestita da ragazzo che vagabonda insieme al vecchio padre. Lei canta e suona il violino, lui il contrabbasso. In città incontrano un simile duo: un ragazzo che suona il violino con il padre che suona il clarinetto. Inizialmente sono in concorrenza tra loro ma poi formano una squadra. Judeł si innamora del ragazzo, ma lui non ricambia perché è convinto che lei sia un ragazzo e perché sembra più interessato ad una ragazza già promessa ad un uomo ricco. Quest’ultima, che non è affatto contenta di questo matrimonio combinato perché ama un altro, si unisce al gruppo di vagabondi e tutti insieme si trasferiscono a Varsavia.

 

Passato un po’ di tempo la ragazza, che lavora in un teatro musicale, scappa con il suo amato e Judeł si trova per caso sul palco scenico al suo posto e diventa famosa suonando e cantando la canzone Jidł mit'n fidł. Non solo, il suo amato scopre finalmente che lei è una ragazza e le dichiara il suo amore. Lei, però, ha firmato un contratto per andare in America e parte per la traversata transoceanica. I due devono separarsi, ma alla fine del film si scopre che il ragazzo si è imbarcato con lei come membro dell’orchestra.

 

Yidl Mitn Fidl (frammento)

 

Del 1937, invece, è Der Dybuk, tratto dal dramma di Szymon An-ski con lo stesso titolo, per la regia di Michał Waszyński. Il film è un melodramma incentrato sul misticismo ebraico, sui suoi rituali e sulle sue superstizioni. Due amici, Nisan e Sender, alla nascita dei loro figli si promettono a vicenda che i due bambini una volta cresciuti si sposeranno. Nisan ha un figlio maschio e muore la notte della sua nascita, Sender ha una figlia femmina la cui madre muore di parto. Waszyński aggiunge alla trama del dramma originale un primo atto in cui approfondisce l’amicizia tra Nisan e Sender, che nell’originale era appena accennata, e aggiunge la storia della nascita dei due bambini.

 

Der Dybuk

Sender non mantiene la promessa fatta a Nisan, e promette a un uomo ricco sua figlia in sposa. Il figlio di Nisan, Chonen, per caso si trova a casa di Sender e si innamora, ricambiato, di sua figlia. Chonen, diligente studente della Kabala, si rivolge per chiedere aiuto alle forze oscure e muore. Ma l’amore è più forte della morte: la ragazza, disperata, va al cimitero di notte e viene posseduta da un Dybuk. Infine, dopo un estenuante tentativo di esorcismo da parte di un anziano rabbino, muore e potrà finalmente restare per sempre con il suo amato Chonen.