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L'intervista al Cinema Zuta su Radio Flash - Vodkabolario e i commenti del Comitato Direttivo

Intervista sul Cinema Zuta a Radio Flash

Il Cinema Zuta è andato a Radio Flash: il 22 Febbraio 2014 è stata trasmessa la 12ª puntata di Vodkabolario. La puntata aveva come lettera guida la "K" di Kino, e Loredana Pianta e Alessandro Ajres ci hanno invitati come ospiti per discutere di cinema. In quest'occasione abbiamo presentato agli ascoltatori il Cinema Zuta, il Cineforum nel Tinello. La puntata è disponibile in podcast sul sito di Radio Flash.

 

 

Ecco l'intervista trascritta per voi:

 

* ALESSANDRO: Perché a un italiano a un certo punto viene in mente di intraprendere la strada della letteratura o dell’arte, in questo caso cinematografica, polacca? Marta, lo chiedo a te.

 

MARTA: È nato tutto per caso, Francesco è sempre stato innamorato di Kundera, il quale sostiene che Gombrowicz sia uno dei migliori romanzieri europei, per cui ha deciso di leggere Gombrowicz. È rimasto folgorato da questo scrittore, poi l’ha fatto leggere anche a me e sono rimasta folgorata anch’io. Così abbiamo deciso di studiare polacco per leggere Gombrowicz in lingua originale. Poi ci siamo resi conto che era un’impresa quasi impossibile... Comunque prima o poi ce la faremo.

 

* ALESSANDRO: Quindi Gombrowicz vi ha instradato verso la Polonia e di lì tutta la passione per la lingua e per il cinema.

 

MARTA: Sì, diciamo che il cinema è il modo migliore per imparare la lingua quando uno non può vivere in Polonia, abbiamo iniziato a guardare dei film e ci siamo resi conto che il cinema polacco ci piaceva moltissimo, quindi abbiamo continuato ad approfondire.

 

* ALESSANDRO: Tanto che avete cominciato ad organizzare questo appuntamento pressoché fisso a casa vostra.

 

* LOREDANA: Il Cineforum nel Tinello... Cosa ci dici di questo Cineforum?

 

FRANCESCO: Il nostro Cineforum, che si chiama Cinema Zuta, dove Zuta è il personaggio femminile diun romanzo di Gombrowicz, scusate l’insistenza e la monotematicità...

 

* LOREDANA: Ora lo conosciamo tutti benissimo, anche gli ascoltatori.

 

FRANCESCO: Però in realtà confesserò che non si vedono solo film polacchi al Cinema Zuta anzi, dato che è una cosa che organizziamo insieme con un gruppo di amici, siamo una decina di persone direi anche dai gusti piuttosto eterogenei, spaziamo parecchio. Quindi dal punto di vista della Nazionalità non c’è un legame a produzioni di uno stato piuttosto che di un altro.

 

* ALESSANDRO: Quindi non siete così ortodossi come pensavamo...

 

FRANCESCO: No, al Cinema Zuta no, ma per il gusto personale siamo, sì, diciamo parecchio ortodossi.

 

* ALESSANDRO: Lui ha preso la strada del low profile, però io so che il Cinema Zuta ha una sua sigla, avrà un sito Internet, quindi è un fenomeno che in realtà è pronto per crescere…

 

FRANCESCO: Speriamo!

 

* ALESSANDRO: Quali sono i progetti?

 

FRANCESCO: A breve pensiamo di pubblicare il sito Internet, dove appunto si troveranno vari contenuti. Sicuramente la pubblicità degli eventi che vengono organizzati presso, appunto, il Cineforum nel Tinello, come giustamente l’ha battezzato Loredana.

 

* LOREDANA: Ma come fate, lo farete in streaming questo evento? Perché… come fate a contenere tutto l’evento in una casa, ci sei tu che porti delle pizzette...

 

FRANCESCO: Ciascuno porta qualcosa, almeno così funziona normalmente, e chiaramente non c’è una capienza illimitata, quindi la nostra idea è forse quella di, per quanto riguarda il sito, pubblicare gli eventi a cosa fatta: raccontiamo cosa abbiamo fatto e pubblichiamo le recensioni dell’evento. Poi vedremo, lasciamo che le cose vadano un po’ come vogliono andare, non vogliamo forzare troppo la mano.

 

* ALESSANDRO: Però vedo tra le iniziative anche un interessante pubblicazione circa il cinema polacco in italiano, dico bene?

 

MARTA: Sì, la nostra idea è stata quella di scrivere una storia del cinema polacco in italiano on line, che non esiste ad ora, almeno io non l’ho mai trovata.

 

* ALESSANDRO: Neanche io.

 

MARTA: E oltre tutto, siccome siamo partiti dal muto, abbiamo visto che moltissimi film sono presenti su YouTube, quindi abbiamo fatto i collegamenti, ed è diventata una storia del cinema polacco non solo da leggere ma anche da guardare.

 

* ALESSANDRO: Fantastico! A che punto sei con questa operazione? Hai finito, stai per finire, hai appena iniziato...

 

MARTA: Ho finito la prima parte, che finisce subito prima della scuola polacca.

 

* ALESSANDRO: Quindi siamo a metà del secolo.

 

MARTA: Pensavamo di pubblicarla così e di fare degli aggiornamenti successivamente.

 

* ALESSANDRO: Arriviamo quasi a "Il coltello nell'acqua".

 

MARTA: Si, quasi a “I Dannati di Varsavia”.

 

* ALESSANDRO: Faccio riferimento a "Il coltello nell’acqua" perchè forse è uno dei vostri preferiti di Polanski, il suo primo film, di cui parleremo dopo quando parleremo più approfonditamente della rassegna al Polski Kot. Tra l’altro vedo anche una webcam su Plac Defilad a Varsavia. Come mai proprio in quel punto?

 

FRANCESCO: Perché amiamo Varsavia.

 

* ALESSANDRO: Mi sembra che andiate spesso da quelle parti, vero?

 

FRANCESCO: Sì, da un lato, come diceva prima Marta, con l’obiettivo di studiare la lingua, di cercare di essere il più possibile a contatto con essa e insieme per approfondire gli aspetti culturali. Abbiamo cercato di dedicarci seriamente al cinema, cogliamo l’occasione per andare a vedere film che magari in Italia non usciranno.

 

(…)

 

* LOREDANA: Questo è il problema, le distribuzioni. Quando abbiamo ospitato dei registi polacchi qui al Polski Kot a Torino mentre erano di passaggio, hanno sempre lamentato questa difficoltà di arrivare ai grandi circuiti italiani, dove ovviamente prevalgono gli Stati Uniti e Hollywood, questo è evidente. Ma in particolar modo il cinema polacco ha una penetrazione molto difficile.

 

* ALESSANDRO: Forse quello che vedremo quest'anno è "Wałęsa", almeno tutti ci auguriamo di vederlo.

 

* LOREDANA: Chi lo sa, non è detto. A parte il giro dei festival, forse qualche cinema tipo il Romano qui a Torino potrebbe arrivare a proiettarlo.

 

* ALESSANDRO: Sì, qualche cinema un po' più coraggioso.

 

FRANCESCO: È stato presentato al Festival di Venezia.

 

* LOREDANA: Purtroppo l'abbiamo mancato al Festival del Cinema di Trieste.

 

* ALESSANDRO: Voi l'avete visto, "Wałęsa"?

 

FRANCESCO: Sì, l'abbiamo visto a Varsavia, in una di quelle nostre puntate a Varsavia di cui parlavamo prima.

 

* LOREDANA: E cosa ne pensate?

 

FRANCESCO: Secondo me è molto bello. Il personaggio è inquadrato da un punto di vista non esclusivamente politico, anzi direi che lo è al quaranta per cento, e il restante sessanta per cento è sicuramente sulla sua vita privata, sui suoi timori di fronte all'agire in determinati modi, timori anche rispetto alle relazioni con la propria famiglia, con la moglie, con i figli, le responsabilità...

 

(...)

 

* ALESSANDRO: Si è aggiunta una terza voce a quella dei nostri ospiti, dico bene?

 

* LOREDANA: Dici bene, perché i nostri fantastici ospiti, Marta Cardinale e Francesco Prestia, hanno portato anche la loro bimba, che è espertissima perché già respira l’aria del Cineforum Zuta che loro allestiscono nel loro “Tinello”. Ciao, Claudia.

 

CLAUDIA: Ciao.

 

* LOREDANA: Tu sei stata in silenzio tutta la trasmissione, sei stata bravissima, e in realtà sei talmente seriosa che noi ti abbiamo chiesto “Vuoi parlarci di qualcosa che ti piace della Polonia, di un cibo, un posto…?”, ma no, tu vuoi parlare di un film che ti piace...

 

CLAUDIA: "Lotna", mi piace tanto perché io ho una passione per i cavalli. Mio papà mi porta tutti gli anni in Polonia e andiamo in un posto dove facciamo maneggio. Quindi mio papà mi ha fatto vedere il film “Lotna” e mi è piaciuto tanto, perché parla di cavalli.

 

* LOREDANA: E non è proprio un film recente, perché di quando é questo film?

 

FRANCESCO: È del 1959.

 

* LOREDANA: Fa specie, perché ci sono un bel po’ di generazioni in mezzo…

 

MARTA: E non è neanche dei più allegri.

 

* LOREDANA: Chi è il protagonista?

 

CLAUDIA: È un cavallo.

 

* LOREDANA: Ma cosa fa questo cavallo?

 

CLAUDIA: Questo cavallo viene dato a tante persone, perché poi muoiono e quindi le cambia, e alla fine il cavallo muore. Viene sparato perché un signore lo ruba e il cavallo si incastra la gamba dentro la ventola di un mulino e se la spacca.

 

* LOREDANA: Quindi non c’è un bel finale…

 

CLAUDIA: No.

 

* LOREDANA: Però la storia è bellissima e vale la pena di vederla dall’inizio alla fine...

 

CLAUDIA: Sì.

 

 

Durante la trasmissione è arrivata una e-mail indirizzata a Radio Flash - Vodkabolario, inviata da un personaggio misterioso. Chissà, forse si tratta di un amico del Professor Algo...

Ecco il testo della e-mail:

 

Carissimi sono certo di darvi una soffiata utilissima: oggi è il compleanno del dott. Prestia! Fategli tanti auguri anche da parte nostra (... sono solo 26...). A presto e complimenti per la trasmissione.

Jacopo Ortis

 

 

Ecco come hanno commentato l'intervista i membri del Comitato Direttivo:

 

He, He, molto divertente questa sessione radiofonica e bravi i due protagonisti. Inutile dire che ho imparato più da questo download che in tutte le sessioni on site messe insieme (per limiti strutturali miei ovvio!)....il massimo del climax si raggiunge all' inizio quando subentra Jacopo Ortis che strappa al quindicesimo minuto del primo tempo una risata spontanea...(...) la verità è che mi sono divertito e acculturato! Grazie!

Enrico

 

Complimenti ai ns Marta e Francesco, anche in Radio e non una radio qualsiasi bensì la MITICA RADIO FLASH, l'ascoltavo già 20 anni fa, ci lavorava anche un mio amico molto simpatico... Un'ottima iniziativa, non mi stupirei se tanti ascoltatori saranno adesso curiosi di conoscere questo cinema ZUTA, chiameranno sicuramente in radio per avere notizie più dettagliate.
P.S. Ma questa conduttrice "confinare" il cinema Zuta in tinello, come osa ?

Giusi

 

non sono ancora riuscita ad ascoltare la trasmissione ma sono curiosissima! Inoltre, lo confesso, avverto una certa importanza dentro di me al pensiero di essere stata, come tutti voi, tra i primi fruitori e sostenitori di una così preziosa e magica "istituzione" (ormai lo è). E dunque, a priori mi associo a Giusi sulla questione del tinello... già, come osa?!?

Eugenia